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Analisi tecnica volumi e prezzi

Imparare l'analisi tecnica - volumi e prezzi (cover)

Volumi e prezzi nei mercati finanziari

L’analisi dei volumi e dei prezzi dei titoli azionari sono le basi per imparare l’analisi tecnica.

È fondamentale capire se ci sono correlazioni tra loro e come possono essere utili per poter impostare al meglio l’analisi di un’azione.

I volumi indicano il numero di pezzi scambiati di un determinato strumento finanziario.

L’analisi dei volumi fornisce un dato oggettivo, pertanto i risultati sono diretti e non lasciano spazio ad interpretazioni personali.

È indispensabile quindi poter individuare il nesso tra volumi e prezzi per identificare l’importanza.

Il legame tra queste due dimensioni è molto forte all’interno dei mercati finanziari.

I tre i fattori da considerare quando si analizzano volumi e i prezzi

È utile considerare i seguenti tre fattori per poter svolgere una buona analisi dei volumi – prezzi:

1) I volumi devono accompagnare la crescita dei prezzi nei trend rialzisti

Se siamo in presenza di un trend rialzista bisogna verificare che i volumi accompagnino l’ascesa dei prezzi. 

Se questo non avviene, siamo di fronte ad una divergenza sospetta ed è necessario stare in allerta per una possibile (e non già sicura) inversione di trend.

L’analisi dei volumi – prezzi diventa ancora più efficace con l’utilizzo delle candele giapponesi; con questo strumento possiamo rendere la nostra analisi ancor più efficace. 

Supponiamo di avere un trend rialzista, se i volumi crescono sui massimi di candele rialziste allora abbiamo la conferma della forza del trend rialzista.

Al contrario, se abbiamo volumi in aumento su candele ribassiste, allora questo ci segnalerà un livello di massimo importante e un potenziale cambio di trend (o un possibile ritracciamento dei prezzi).

2) I volumi nei trend ribassista di solito sono bassi

Di solito i volumi nei trend ribassisti sono più bassi rispetto ai volumi dei trend rialzisti; ciò succede perché, in genere, nelle fasi rialziste c’è maggiore euforia e, di conseguenza, partecipazione.

3) Divergenze volumi – prezzi sono segnali di allerta

Se non individuiamo nella nostra analisi coerenza con i punti uno e due, dobbiamo allarmarci. 

Su questo punto ci sarebbero molte altre considerazioni da fare ma non è questa la sede giusta.

In questa lezione, l’obiettivo che vogliamo darvi è quello di farvi aumentare la consapevolezza di ciò che occorre analizzare nell’ambito dell’analisi tecnica.

Fatta questa premessa, ci preme ricordare che l’analisi dei volumi di borsa è molto efficace se abbinata ad un’analisi grafica.

Grazie all’analisi del grafico, possiamo svolgere ulteriori analisi riguardanti i volumi e i prezzi.

Ad esempio, ci potrà servire per valutare l’affidabilità dei segnali di breakout e il test dei massimi e dei minimi.

Tutto questo ti sembrerà scontato, ma un giorno ma per imparare l’analisi tecnica è fondamentale l’analisi dei prezzi e dei volumi.

Quali sono i tre elementi da seguire per un’ottima analisi volumi-prezzi

  1. Analizzare ogni singola candela e/o i pattern (tratteremo questo argomento nella prossima lezione) in relazione ai volumi. Il fine, è quello di cercare conferme grafiche. 
  2. Analizzare le candele dei prezzi assieme ad altri indicatori, come il Canale di Donchian, il Directional Movement Index (DMI) o altri elementi, è utile per cercare le medesime conferme ipotizzate nel punto sopra.
  3. Analizzare il grafico nella sua interezza. Questo permette di individuare in quale fase si trova il trend (fase iniziale, di maturità o terminale). Inoltre, l’analisi grafica ci consente di identificare supporti e resistenze di un certo livello (es. resistenza sui massimi storici).

In ogni concetto avanzato di analisi tecnica, troverai sempre e comunque riferimenti utili per l’analisi dei prezzi e volumi.

Grafici

Per introdurre i principali grafici utilizzati nel mondo del trading (ma, in generale, anche in quello degli investimenti), si riporta di seguito la tabella vista nella lezione precedente.

In questa fase tratteremo in maniera più specifica alcuni di questi grafici (i più diffusi), definendo l’utilizzo, la costruzione e il metodo di lettura.

Grafici temporali Grafici atemporali
A barre Point & Figure
Lineare Renko
Candele Kagi
Equi-volume
Candlevolume

I grafici a candela

Tra i grafici temporali il grafico a candele (detto anche candlestick o, ancora, le candele giapponesi) merita un’opportuna nota.

Questo tipo di grafico viene utilizzato per l’analisi candlestick ed è la metodologia più utilizzata al mondo tra i traders.

Le candele giapponesi prendono questo nome perché sono nate, appunto, in Giappone nel XVIII secolo.

Il loro utilizzo, per come lo intendiamo ai nostri giorni, riproduce la versione introdotta da Dow intorno la fine del ‘800 e gli inizi del ‘900. 

Essa è particolarmente utile perché permette di fare analisi tecnica su qualsiasi orizzonte temporale, fornendo indicazioni operative.

A proposito, è importante non improvvisare l’operatività: serve prima conoscenza di tanti fattori.

Questo aspetto va assolutamente rivisto in un’altra sede. 

Esempio di un grafico a candela

Per comprendere il significato delle candele, di seguito proponiamo le due tipologie:

 

candele giapponesi - candlestick chart

Ogni candela è di semplice lettura perché raccoglie 4 importanti dati di una giornata borsistica: prezzo di apertura e di chiusura, il minimo e il massimo.

Questi ultimi due prezzi sono rappresentati dalle code inferiori (per il minimo) e superiori (per il massimo).

Infine, la parte di candela compresa tra il prezzo di apertura e di chiusura viene chiamata corpo.

Le candele giapponesi

Come puoi notare, ci sono due tipologie di candele:

  • La prima (in questo grafico in blu) in genere viene rappresentata nelle piattaforme con il colore verde. Essa esprime il predominio dei compratori in quanto il prezzo di chiusura è maggiore del prezzo di apertura.
  • La seconda candela (mostrata in rosso) presenta un prezzo di apertura maggiore a quello di chiusura. Essa invece, esprime il predominio da parte dei venditori.

L’importanza delle diverse tipologie di candele giapponesi

Code della candela

Oltre ad osservare il colore della candela ed i pattern (che verranno introdotti con la prossima lezione) è importante osservare la lunghezza delle code.

La coda sopra il massimo viene definita upper shadow e la coda sotto minimo viene chiamata lower shadow.

Esse sono importanti perché, più sono lunghe, più ci fanno capire la forza, rispettivamente, dei venditori e dei compratori.

Ad esempio, una lunga lower shadow significa che i compratori sono riusciti a riportare i prezzi dal punto minimo fino alla chiusura e ciò esprime forza del movimento.

Il ragionamento opposto vale, invece, per la coda superiore.

Corpo della candela

Le candele, inoltre, possono avere un corpo lungo o un corpo corto (o addirittura assente in alcuni casi).

Le candele lunghe indicano assoluto predominio di una fazione, ovvero dei compratori o dei venditori.

Mentre le candele con un corpo piccolo o assente (doji) rappresentano una situazione di indecisione sul mercato.

Spesso, infatti, si possono trovare delle doji su massimi e minimi importanti, ma anche su supporti e resistenze (livelli grafici di una certa rilevanza).

L’analisi dei prezzi e volumi e delle candele rappresenta il tuo kit base per imparare l’analisi tecnica!

Grafico point & figure

Uno dei grafici atemporali maggiormente utilizzati (talvolta, a conferma per l’operatività) che vogliamo introdurre in questa lezione è il grafico point & figure.

Il grafico point&figure ha come fine quello di rappresentare lo scostamento dei prezzi senza considerare la dimensione temporale.

Il grafico si costruisce tramite la rappresentazione di circoli (O) e di croci (X) che andranno a riempire dei box.

In particolare, la X rappresenta per convenzione l’aumento di valore della quotazione mentre le O una diminuzione.

Per questo tipo di rappresentazione, sarà l’analista a scegliere quanto rendere sensibile il grafico e quindi quali variazioni di prezzo considerare.

Il grafico quindi elimina il “rumore di fondo”.

Eliminando oscillazioni di prezzo e variazioni di prezzo poco sensibili sarà possibile determinare lo stato effettivo del mercato.

Il grafico point & figure è fondamentale per l’analisi dei prezzi.

Non vedi l’ora di condividerlo con i tuoi amici che stanno imparando l’analisi tecnica, vero?

Costruzione e rappresentazione grafico point & figure

Per la costruzione del grafico è necessario determinare il box size, ovvero la percentuale necessaria per designare una X o un O.

Nel caso in cui la variazione di prezzo sia in percentuale inferiore non ci sarà alcuna movimentazione grafica.

Oltre al box size, occorre determinare il reversal box, ovvero il numero di box size necessari per l’inversione del trend.

Per la rappresentazione grafica bisogna quindi partire dal prezzo di chiusura in un determinato giorno.

Questo prezzo sarà il punto cardine della quotazione!

A tale valore viene apposto un segno X (o un segno O) nel box corrispondente solo nel caso in cui la tendenza ascendente (o discendente) sia uguale o maggiore alla percentuale predefinita.

In genere, viene utilizzato un box size dell’1% ed un reversal del 3%.

I motivi che portano all’utilizzo di questo grafico sono molteplici, tra cui la possibilità di raggruppare le quotazioni di un determinato numero di anni in uno spazio molto limitato.

Inoltre il point&figure permette di evidenziare in modo molto chiaro, i livelli di supporto e resistenza più importanti e forti di un titolo, oltre a dare conferme nell’operatività.

Esempio grafico point & figure

Di seguito si può vedere un esempio di grafico point&figure sul titolo Ferrari:

point&figure ferrari chart

Come si può vedere dal grafico, il titolo sta testando la nuova resistenza in area 180 €.

Tuttavia, il suo superamento (ovvero il formarsi di un’altra X) potrebbe dare un segnale di tipo long.

Quando il livello di X formatesi nella colonna X precedente, viene superato verso l’alto nella colonna che si sta formando, si ha una possibile conferma del segnale eventualmente generato dal grafico principale.

E’ bene ricordare in questo caso che eventuali segnali di acquisto/vendita non devono essere considerati dal point&figure ma quest’ultimo può dare una conferma al segnale generato.

Conclusioni

Per qualsiasi tipo di operatività è essenziale, dopo una prima analisi grafica, esaminare l’andamento dei volumi.

Inoltre bisogna analizzare eventuali patterns che si possono formare e gli altri indicatori (che aiutano a confermare l’operatività nella propria strategia).

Non smetterò mai di ripeterlo ma con l’analisi dei prezzi e volumi, potrai fare la differenza se vuoi davvero imparare l’analisi tecnica!

Non bisogna, pertanto, mai “avventarsi” su un titolo senza aver fatto un’analisi di tipo tecnico.

Ma è altresì opportuno verificare che un’eventuale ascesa dei prezzi, sia accompagnata da una buona analisi fondamentale o da news di un certo valore.

Voglio farti, quindi, un esempio: ancor oggi (gennaio 2021) investitori acquistano e vendono azioni di Wirecard, nonostante sia una società praticamente fallita.

Peggio ancora: alcuni traders dopo il pesante “tonfo”, a seguito delle notizie dell’arresto dell’Amministratore Delegato e del “buco” da circa 2 di miliardi di euro, hanno comunque tentato di cogliere un eventuale rimbalzo tecnico.

Tuttavia, non si può non considerare che, in questo caso, si stia tradando un titolo il cui valore atteso futuro è basso o comunque prossimo allo zero.

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