Quante volte hai sentito parlare di investimenti in ETC e delle potenzialità di questo strumento finanziario?
In questo articolo viene spiegato cosa sono gli ETC, a che cosa servono e quali sono le caratteristiche degli ETC.
Cosa sono gli ETC?
Gli ETC sono degli investimenti emessi da una società emittente a fronte di un investimento in materie prime oppure in un contratto derivato.
Se non sai cos’è un derivato, un contratto derivato, leggete qui: http://www.consob.it/web/investor-education/i-derivati.
Il prezzo degli ETC è strettamente legato al prezzo delle materie prime o del sottostante – il contratto derivato appunto.
Gli ETC sono degli strumenti clone ovvero replicano il prezzo quindi l’andamento di una materia prima o di un contratto derivato.
Esistono milioni di tipi di contratti exchange Traded Commodities.
Si tratta di contratti senza scadenza e possono essere negoziati principalmente su due mercati: quello primario e quello secondario al quale accedono i comuni investitori come noi.
Nel mercato primario infatti ci sono le emissioni e le compravendite di ETC effettuate direttamente dalle società emittenti che a fronte dell’emissione di un ETC per l’appunto, acquistano fisicamente le materie prime.
Questo tipo di ETC viene chiamato “phisically backed” significa protetto e garantito fisicamente perché prevede l’acquisto fisico e l’assegnazione diretta di un controvalore espresso nella vera e propria materia prima fisica.
Questo acquisto viene effettuato dalla società emittente.
Dove possono essere comprati gli ETC?
Sono negoziati in borsa, quindi li troverai disponibili sul mercato di borsa italiana oppure in tutti gli altri mercati: S&P 500; Nasdaq; Euro Stoxx 50 ecc.
Principali caratteristiche del mercato ETC
Ha reso trasparente e semplice la possibilità di investire in materie prime, quindi gli investitori sono in grado con semplicità e chiarezza, di vedere l’andamento del prezzo di una o più materie prime.
Un exchange Traded Commodities infatti può far riferimento a una singola materia prima oppure a un insieme di materie prime chiamato paniere.
Infatti all’interno di un ETC potremmo trovare differenti materie prime che replicano fedelmente il prezzo delle materie prime.
I tipi di rendimento di un ETC
Il primo tipo di rendimento è detto spot ovvero quello legato al rendimento del futures e la materia prima sottostante.
Un altro tipo di rendimento è detto rendimento rolling associato all’attività di sostituzione dei contratti derivati che vengono scambiati e mantengono in vita il sottostante stesso quindi la materia prima appunto.
Questo rendimento è detto rolling e la conseguenza dello scambiarsi di questi contratti può generare il fenomeno del contago quando il prezzo attuale (a scadenza) è inferiore al prezzo del future successivo.
Oppure può essere positivo nel caso in cui il prezzo in scadenza è superiore al prezzo del future successivo.
In questo secondo caso si parla di deporto: il caso opposto.
L’ultimo tipo di rendimento è detto rendimento del collaterale – il collateral in inglese il è il rendimento della materia prima stessa.
Alcuni elementi da considerare se si investe in ETC
Come accennato in precedenza le società emittenti emetteranno appunto gli exchange Traded Commodities sul mercato secondario in dollari.
Questo significa che qualora tu volessi investire in exchange traded commodities, dovrai effettuare il tuo investimento nella valuta dollaro USD. Esistono ETC emessi in euro ma sono meno diffusi.
Per cui quindi, se la tua valuta principale è l’euro, dovrai considerare questo ulteriore fattore, cioè il tasso di cambio euro dollaro.
Quando acquisterai l’ETC e quando disinvestirai. Vendendo l’ETC otterrai dei dollari che molto probabilmente dovrai riconvertire in euro, se l’euro rappresenta la tua valuta principale.
PRO di investire in ETC
Il primo sicuramente è rappresentato dai costi d’ingresso quindi i costi per l’entrata nell’investimento in ETC.
Sono comunque contenuti a parte le commissioni di gestione che dovranno essere riconosciute a favore de proprio broker o banca per la gestione di questo tipo di investimento.
Molto spesso le banche possono prevedere un costo di entrata e o un costo di uscita.
Oppure un costo di performance che rappresenta una commissione che viene applicata sul profitto dell’investimento.
Un altro pro di acquistare e investire in Exchange Traded Commodities è proprio la possibilità di acquistare materie prime e diversificare attraverso un range abbastanza ampio di materie prime.
Infatti ti sarà possibile investire in caffè, zucchero e grano, tra cui le più importanti e principali materie prime che governano e attirano l’attenzione di tutti i mercati quindi oro petrolio energia e metalli ad esempio rame argento e così via.
Gli ETC su indici invece cioè quelli che racchiudono più tipi di materie prime e quindi fanno riferimento a un intero gruppo merceologico.
Un ETC che fa riferimento a indici è legato a indici su prodotti agricoli, su bestiame, metalli industriali e metalli preziosi come l’oro, ecc.
Altri tipi di exchange Traded Commodities
Poi ci sono altri tipi di ETC tra cui gli ETC globali e gli ETC su forward che però sono meno interessanti.
Le opportunità di investimento sono le più disparate proprio perché questi strumenti non hanno scadenza e ci permettono a basse commissioni di diversificare e poter investire sempre soprattutto quando i mercati vanno male.
Gli Exchange Traded Commodities ci permettono di investire nei cosiddetti beni rifugio che molto spesso coincidono con le materie prime e metalli preziosi ovvero i prodotti che si definiscono in inglese “commodities”.
Seguici su Instagram: finanza.informale
Ti suggeriamo di leggere anche nostro articolo: “Il caso Tik Tok: Microsoft e Oracle due facce della stessa medaglia” – Leggi Ora