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Analisi settore US tech: Aziende, trend ed ETF

Cover US tech

Il settore tech:

Il mondo della tecnologia ha rivoluzionato il nostro modo di vivere soprattutto negli ultimi decenni ed è proprio per questo che ti offriamo un’analisi sul settore US tech.

In questo articolo parleremo delle principali aziende e trend teconologici americani.

Non è un caso che questo settore abbia raccolto ulteriori benefici derivanti dal cambio di stile di vita delle persone e delle organizzazioni aziendali, profondamente colpite dall’emergenza sanitaria.

Infatti, l’Accenture Technology Vision 2020 prevede che per riprendersi sui mercati, le imprese debbano adottare nuove prospettive.

Devono perciò revisionare i modelli di business, garantendo un punto di incontro tra il valore dell’impresa, i valori degli individui e la sostenibilità dei processi di innovazione perché il c.d. coronavirus ha cambiato in modo drastico il funzionamento di tutti i mercati.

Un caso eclatante è rappresentato dalle piattaforme per video call come Zoom o Google Meet, ecc.

Da un lato, alcuni settori e mercati hanno assistito ad un calo dei volumi di produzione e vendita, dall’altro, per questo settore al contrario, il Covid-19 è stato un’opportunità in più.

Sia per il 2020, ma anche per il futuro.

Le sfide Tech:

La più grande difficoltà in questi tempi per le imprese è quella di non essere allineate al cambiamento dettato, appunto, dalla tecnologia che tocca tutti i campi dell’economia. In questa analisi del settore US tech americano, ne citiamo solo alcuni:

Artificial Intelligence: secondo uno studio di Accenture, pubblicato durante la pandemia, solo il 37% delle aziende utilizzava un design di tipo inclusivo per favorire il lavoro con la “macchina”.

Per via dei cambiamenti che la crisi sta portando, si deve rilevare che almeno il 73% delle organizzazioni, ha quantomeno avviato una fase pilota per portare la AI all’interno dei propri siti produttivi;

Digitalizzazione: l’ecosistema in cui viviamo è ad oggi solo parzialmente digitalizzato.

Ciò che si deve constatare è che la tecnologia non rappresenta più un plus ma deve essere considerata un pre-requisito per poter accedere ai mercati di ogni tipo;

Robotica: l’introduzione dei robot non è più limitata ai soli magazzini.

La costrizione al distanziamento sociale ha obbligato ad accelerare il processo di impiego della robotica in tutti i settori, tra cui la Finanza.

Sono numerose le applicazioni nel cambio biomedico ad esempio per la ricerca di nuove soluzioni “contact less” per interventi medici a distanza.

Analizzando questi trend innovativi, ci siamo accorti che nonostante vi siano delle peculiarità, ciascun trend ha contribuito alla spinta dell’indice US tech.

Le principali aziende US Tech:

In questa analisi e studio del settore US tech americano, è obbligo menzionare le società tecnologiche americane che compongono l’indice NASDAQ-100, con particolare attenzione alle seguenti:

  • Amazon;
  • Microsoft;
  • Apple;
  • Google;
  • Cisco System;
  • Facebook;
  • Intel.

Il Nasdaq è un indice della borsa americana delle più importanti 100 aziende non-finanziarie.

E’ un indice ponderato in base alla capitalizzazione delle società: i 7 titoli sopra menzionati rappresentano circa il 50% dell’indice.

Questo significa che questi titoli contribuiranno a determinare le movimentazioni dell’intero indice, in maggiore proporzione rispetto a titoli minori.

Al fine di percepire al meglio l’evoluzione del settore Tech americano, è utile analizzare il grafico del NASDAQ-100 relativo agli ultimi 5 anni:

Analisi del grafico n° 1: Indice Nasdaq 100 (2016-2020)

Fonte: teleborsa.it

Analizzando il grafico, la scalata degli ultimi anni è stata rilevante, nonostante la pandemia.

Infatti, parecchie società come Apple, Amazon e Microsoft hanno superato i loro massimi storici nel corso dell’anno.

L’indice è passato dai circa 4.000 punti del 2016 ed ha superato i 12.000 punti: la variazione positiva è di circa il 200%, in soli 5 anni.

Per concludere, segnaliamo uno strumento finanziario che replica questo indice: Lyxor Nasdaq-100 UCITS ETF – Acc.

Caratteristiche di questo ETF utile per investire nel Tech:

Il Lyxor Nasdaq-100 UCITS ETF (Ticker Bloomberg UST IM) è un exchange-traded fund (ETF) che ha come obiettivo quello di replicare passivamente il suo indice di riferimento, il Nasdaq-100.

Si tratta di uno strumento con un basso costo di gestione: infatti, il costo annuo applicato è dello 0,22% sul valore dell’ETF (al netto del costo d’ingresso che dipende dal broker utilizzato).

E per di più, uno strumento efficiente dal punto di vista fiscale: i dividendi vengono reinvestiti direttamente nel fondo.

Proseguiamo ora l’analisi del settore US tech con lo studio di questo ETF tech.

Analisi della composizione dell’ETF tech*:

  • Apple Inc: 14,63%
  • Amazon.Com Inc: 10,98%
  • Microsoft Corp 10,84%
  • Facebook Inc-Class A: 4,47%
  • Alphabet Inc-Class A. 3,58%
  • Tesla Inc: 3,53%
  • Alphabet Inc-Class C: 3,51%
  • Nvidia Corp: 2,73%
  • Adobe Inc 2,04%
  • Paypal Holdings Inc: 1,97%

*I dati riportati si riferiscono al 01/09/2020. Essi vengono aggiornati periodicamente dal gestore.

Analisi performance:

Analisi del grafico n° 2: Benchmark ed ETF a confronto

Fonte: Bloomberg, Lyxor AM, aggiornato al 01/09/2020

Analisi del grafico n° 3: I dati sulle performance

I rischi di questo ETF Tech:

Il principale rischio associato all’ETF è quello tipico del sottostante che viene replicato. Il Fondo, replicando l’indice in maniera passiva, non ha possibilità di attutire le variazioni al ribasso.

Infine per meglio comprendere questa analisi tech americana è opportuno considerare che questo strumento presenta una volatilità ad un anno del 21,29% che scende al 19,12% se si osservano gli ultimi 5 anni.

La principale azienda del settore Tech: Apple

Apple è stata la prima società a superare la soglia dei 2.000 miliardi di dollari di capitalizzazione in Borsa (agosto 2020).

La società di Cupertino progetta, produce e commercializza una vasta gamma di prodotti e, negli ultimi anni, grazie alla creazione di nuovi servizi (es. lo streaming Apple TV+), ha saputo superare il rallentamento sulle vendite di iPhone per continuare la strada della crescita.

La società è stata fondata nel 1976 da Steve Jobs, Steve Wozniak e Roland Wayne.

I primi anni di gestione della società non furono di facile gestione e culminarono con una crisi nel 1985: Sculley tolse ogni responsabilità operativa a Steve Jobs.

Con il rientro in azienda, qualche anno dopo, Jobs riuscì a far risorgere Apple con nuovi prodotti come: iPod, iPhone e iPad.

Successivamente si susseguirono molte innovazioni (anche dopo la morte di Jobs) sia di sistema che di prodotto, tra cui i nuovi Sistemi Operativi per Mac, nuove tipologie di iPhone, l’Apple Watch e, infine, gli Airpods.

I prossimi anni potrebbero portare ad ulteriori novità e, tra queste, l’introduzione del 5G potrebbe portare alla produzione di nuovi modelli che includono tale tecnologia.

Analisi del grafico n°4: La crescita dei servizi Apple

Fonte: Statista.com

In un business dove la maggior parte del fatturato deriva dalla vendita dei prodotti di Apple (come riportato sopra nel grafico a torta), si può notare allo stesso tempo un’importante crescita delle vendite derivanti dai servizi.

Si passa dai 30 miliardi di dollari del 2017 ai 50 miliardi di dollari dell’anno in corso.

Il fattore critico di successo di Apple è rappresentato dall’ossessione della ricerca di nuove opportunità di business: le vendite di iPhone e dei prodotti core sono piatte.

L’occasione fa l’uomo ladro no? Apple ha rivisto il suo modello di business; l’azienda è, infatti, passata ad un modello multi prodotto, soprattutto grazie allo sviluppo di nuovi servizi. 

La crescita di Apple continuerà?

Molti investitori si domandano se e quanto possa continuare a crescere l’azienda tecnologica più famosa al mondo.

Proprio nelle scorse settimane, dopo aver presentato anche i nuovi iPad ed Apple Watch, sono state portate delle modifiche al pacchetto di servizi Apple One che raccolgono i vecchi servizi che Apple offriva già agli utenti con una novità per quanto concerne il benessere e la forma fisica.

Quest’ultimo servizio, chiamato Fitness+, è un servizio di allenamento online: si può così accedere ad allenamenti di diverso tipo con video degli istruttori e musica.

Inoltre, questo servizio consente il monitoraggio delle performance per via dei sensori dell’Apple Watch.

Potrebbe essere quindi questo il nuovo propulsore dell’incremento dei servizi nell’ultimo trimestre del 2020?

L’utilizzo della tecnologia applicato ad altri settori, come quello del fitness, attireranno l’attenzione sull’industria Tech e magari ci troveremo ad assistere alla nascita non solo di nuovo prodotti ad alto contenuto tecnologico.

In particolare, sorgeranno modelli di business ibridi in cui al prodotto tradizionale viene affiancata la tecnologia per assolvere a funzioni completamente diverse, tipiche di altri settori.

Magari nella prossima analisi sul settore US tech, scopriremo nuove aziende associabili all’indice Tech e trend sino ad oggi sconosciuti.

Finanza Informale

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